Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Vincitore Premio AFA, Architecture Film Festival, categoria Studio's film Milano Design Film Festival 2022
Secondo classificato Arquitecturas Film Festival 2023
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Può essere raccontato un progetto di architettura attraverso un film? Una narrazione interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano. Lo spazio progettato per il fit-out si configura come un ecosistema complesso, capace di riprodurre le dinamiche tipiche della vita urbana. Questa complessità genera relazioni aperte e non predeterminate, favorendo processi spontanei di interazione e innovazione.
Vincitore Premio AFA, Architecture Film Festival, categoria Studio's film Milano Design Film Festival 2022
Secondo classificato Arquitecturas Film Festival 2023
Due tecnici bizzarri, Keymaster e Gatekeeper, attraversano indisturbati gli spazi di un grande edificio adibito ad uffici, da poco completato, ma ancora disabitato. Indisturbati, i due installano ai diversi piani e nei diversi ambienti dei grandi schermi blu, senza parlarsi. Completato il lavoro, i due si guardano e, dopo un gesto d'intesa, il Gatekeeper preme uno speciale pulsante blu: con un glitch tutte le superfici blu installate nell’edificio si attivano, trasformandosi in portali pronti ad essere attraversati.
Due tecnici bizzarri, Keymaster e Gatekeeper, attraversano indisturbati gli spazi di un grande edificio adibito ad uffici, da poco completato, ma ancora disabitato. Indisturbati, i due installano ai diversi piani e nei diversi ambienti dei grandi schermi blu, senza parlarsi. Completato il lavoro, i due si guardano e, dopo un gesto d'intesa, il Gatekeeper preme uno speciale pulsante blu: con un glitch tutte le superfici blu installate nell’edificio si attivano, trasformandosi in portali pronti ad essere attraversati.
Due tecnici bizzarri, Keymaster e Gatekeeper, attraversano indisturbati gli spazi di un grande edificio adibito ad uffici, da poco completato, ma ancora disabitato. Indisturbati, i due installano ai diversi piani e nei diversi ambienti dei grandi schermi blu, senza parlarsi. Completato il lavoro, i due si guardano e, dopo un gesto d'intesa, il Gatekeeper preme uno speciale pulsante blu: con un glitch tutte le superfici blu installate nell’edificio si attivano, trasformandosi in portali pronti ad essere attraversati.
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Due tecnici bizzarri, Keymaster e Gatekeeper, attraversano indisturbati gli spazi di un grande edificio adibito ad uffici, da poco completato, ma ancora disabitato. Indisturbati, i due installano ai diversi piani e nei diversi ambienti dei grandi schermi blu, senza parlarsi. Completato il lavoro, i due si guardano e, dopo un gesto d'intesa, il Gatekeeper preme uno speciale pulsante blu: con un glitch tutte le superfici blu installate nell’edificio si attivano, trasformandosi in portali pronti ad essere attraversati.

















Il cortometraggio nasce con un doppio intento: da un lato sperimentare una modalità diversa dal documentario per raccontare un’architettura, dall’altro restituire la complessità della vita presente e possibile all’interno dell’architettura stessa. Il risultato è un film che mette in scena una storia interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano, il cui progetto di fit out propone quello stesso tipo di complessità che caratterizza la vita urbana. Una complessità capace, per sua natura, di generare relazioni indeterminate, incontri inattesi e processi di innovazione spontanei.Gli spazi non si limitano quindi a fare da semplice sfondo, ma diventano un vero e proprio ecosistema narrativo: un luogo che accoglie, orienta, trasforma e talvolta disorienta i suoi protagonisti.
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Il cortometraggio nasce con un doppio intento: da un lato sperimentare una modalità diversa dal documentario per raccontare un’architettura, dall’altro restituire la complessità della vita presente e possibile all’interno dell’architettura stessa. Il risultato è un film che mette in scena una storia interamente ambientata all’interno della nuova sede direzionale di NTT DATA a Milano, il cui progetto di fit out propone quello stesso tipo di complessità che caratterizza la vita urbana. Una complessità capace, per sua natura, di generare relazioni indeterminate, incontri inattesi e processi di innovazione spontanei.Gli spazi non si limitano quindi a fare da semplice sfondo, ma diventano un vero e proprio ecosistema narrativo: un luogo che accoglie, orienta, trasforma e talvolta disorienta i suoi protagonisti.
Il cortometraggio prova così a restituire l’esperienza di questa architettura come un organismo vivo, attraversato da dinamiche mutevoli, nel quale la quotidianità e il possibile si intrecciano continuamente, alimentando un racconto che si costruisce passo dopo passo, insieme a chi lo abita.
Il cortometraggio prova così a restituire l’esperienza di questa architettura come un organismo vivo, attraversato da dinamiche mutevoli, nel quale la quotidianità e il possibile si intrecciano continuamente, alimentando un racconto che si costruisce passo dopo passo, insieme a chi lo abita.
Il cortometraggio prova così a restituire l’esperienza di questa architettura come un organismo vivo, attraversato da dinamiche mutevoli, nel quale la quotidianità e il possibile si intrecciano continuamente, alimentando un racconto che si costruisce passo dopo passo, insieme a chi lo abita.
Il cortometraggio prova così a restituire l’esperienza di questa architettura come un organismo vivo, attraversato da dinamiche mutevoli, nel quale la quotidianità e il possibile si intrecciano continuamente, alimentando un racconto che si costruisce passo dopo passo, insieme a chi lo abita.
Il cortometraggio prova così a restituire l’esperienza di questa architettura come un organismo vivo, attraversato da dinamiche mutevoli, nel quale la quotidianità e il possibile si intrecciano continuamente, alimentando un racconto che si costruisce passo dopo passo, insieme a chi lo abita.
Il cortometraggio prova così a restituire l’esperienza di questa architettura come un organismo vivo, attraversato da dinamiche mutevoli, nel quale la quotidianità e il possibile si intrecciano continuamente, alimentando un racconto che si costruisce passo dopo passo, insieme a chi lo abita.
























































Film realizzato da -orama. per De Amicis Architetti
Scritto e diretto da Davide Rapp
Protagonisti Davide Meden e Gianpiero Pitinzano
Location riprese uffici NTT DATA Milano Headquarter
Anno 2022
Durata 00:09:52
Realizzato con il supporto di Spotti Milano e CARL HANSEN & SØN