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La nostra proposta per il progetto di restyling degli uffici di Zumtobel Group a Milano.

Sviluppati su tre piani (due fuori terra e uno interrato), la nuova configurazione degli uffici esalta il carattere polivalente dello spazio nonostante la limitata SL a disposizione.

In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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Zumtobel Group
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Sviluppati su tre piani (due fuori terra e uno interrato), la nuova configurazione degli uffici esalta il carattere polivalente dello spazio nonostante la limitata SL a disposizione.

In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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Sviluppati su tre piani (due fuori terra e uno interrato), la nuova configurazione degli uffici esalta il carattere polivalente dello spazio nonostante la limitata SL a disposizione.

In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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Sviluppati su tre piani (due fuori terra e uno interrato), la nuova configurazione degli uffici esalta il carattere polivalente dello spazio nonostante la limitata SL a disposizione.

In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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In aggiunta alle aree di lavoro sviluppate in openspace per favorire le interazioni e pratiche lavorative più innovative (situate principalmente al primo piano), si inseriscono nel contesto di riferimento anche nuove tipologie e declinazioni dello spazio di lavoro.

Si propongono al pian terreno tre “stanze di luce”, ciascuna sviluppata su un preciso concept (“Saper fare la luce”, “Variare la luce mediante filtri”, “Progettare la luce mediante la forma”), la cui peculiarità è la loro natura ibrida tra postazioni di lavoro (sale riunioni) e vetrine espositive, il cui allestimento favorisce l’esposizione dei prodotti sia internamente che verso l’esterno grazie alle ampie vetrate che favoriscono il dialogo con l’ambiente circostante.

La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

Al piano interrato, invece, viene proposta l’area adibita a “Mockup Room”, ovvero uno spazio di lavoro interattivo e modulabile (in termini di luminosità) per testare o mostrare le funzionalità dei materiali e dei prodotti oggetto di ricerca da parte del gruppo leader nel mondo dell’architectural lightening.

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La grande scalinata, oltre al consueto ruolo di collegamento tra il piano terra con quello inferiore, assume connotati didattici (in qualità di “area corsi” grazie anche alla parete interattiva alla base della stessa) e/o di aggregazione come spazio pensato per favorire relazioni sociali e convivialità.

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Committente per invito alla gara Zumtobel Group

Luogo Milano

Anno 2022

Superficie complessiva 350 mq

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Palazzo Revere
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Residenze Liberty
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NTT DATA Bari
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Locanda La Raia
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Casa sul Parco
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Casa di Montagna
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Villa di Pianura
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