Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
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Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Nella genericità della città del suburbio, dove ogni luogo è simile all’altro, dove l’architettura è sempre diversa ma sempre uguale, dove i limiti, le soglie e i margini sono quelli burocratici del piano di lottizzazione, e dove le norme impongono di occupare il centro del terreno a disposizione, questa casa prova con forza a radicarsi nel contesto, a partire dal suo posizionamento per rompere la neutralità insediativa.
Essa si spinge fino ai bordi del lotto e si schiaccia il più possibile verso la strada, così da generare situazioni urbane di diverso carattere e identità: a nord, un chiaro fronte urbano corredato di un sagrato di accesso in serpentino scisto, e a sud, un’ampia area a giardino. Il linguaggio architettonico, dominato dalla configurazione del tetto, si articola per assecondare queste condizioni.
La sequenza di stanze (prive di distribuzioni ulteriori) delle case d’epoca e i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine sono i riferimenti tipologici. Seminato alla veneziana e rovere termotrattato sono i materiali principali utilizzati per gli interni.
Luogo
Pavia
Committente
privato
Durata
2009 - 2014
Superficie costruita
460 mq
Luogo
Pavia
Committente
privato
Durata
2009 - 2014
Superficie costruita
460 mq
Luogo
Pavia
Committente
privato
Durata
2009 - 2014
Superficie costruita
460 mq
Crediti fotografici Luigi Bartoli, Gabriele Leo