La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
City Scape Award 2021 - Tourism Landscape
2° premio
Premio in Architettura 2020 - Piemonte
Progetto menzionato
The Plan Award 2020
Progetto selezionato in shortlist, categoria hospitality
Premio Internazionale Fassa Bortolo 2019
Progetto selezionato
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
La Locanda La Raia prende vita in un vecchio edificio abbandonato da circa quarant'anni che un tempo fu una vecchia osteria, Osteria Lomellina, dalle fattezze tipiche della tradizione locale.
Prima ancora di essere un progetto di architettura e di interni, la Locanda è un progetto di paesaggio che cerca di ridefinire le relazioni tra oggetto e contesto a scala territoriale.
Il progetto ha cercato di ricostruire fisicamente la relazione tra il contesto e la Locanda tramite la modellazione del sito e la formazione di due giardini di diversa natura: da un lato il giardino delle erbe aromatiche (a forma di foglia) che, reinterpretando la tradizione del giardino all’italiana, regola le dinamiche, anche percettive, di accesso alla Locanda, e dall’altro il giardino di raccordo “a balze” che regola la transizione tra gli spazi pertinenziali e le vigne.
Il progetto architettonico e quello di interior sono stati guidati dal tentativo di realizzare una struttura dove fosse ben percepibile la cura e la stratificazione tipiche delle più belle residenze private. I dettagli architettonici, le componenti di arredo fisso e la gran parte degli accessori sono stati realizzati a disegno, e, analogamente, gli arredi e le componenti decorative sono state recuperate una ad una avendo cura di miscelare stili e atmosfere antiche con quelle contemporanee, proprio come avviene nelle storie personali di ognuno per effetto della sedimentazione e contaminazione nel tempo di cose e ricordi.
City Scape Award 2021 - Tourism Landscape
2° premio
Premio in Architettura 2020 - Piemonte
Progetto menzionato
The Plan Award 2020
Progetto selezionato in shortlist, categoria hospitality
Premio Internazionale Fassa Bortolo 2019
Progetto selezionato
Luogo
Gavi (AL), Italy
Committente
Società agricola La Raia
Durata
2017
Superficie costruita
1.400 mq
Luogo
Gavi (AL), Italy
Committente
Società agricola La Raia
Durata
2017
Superficie costruita
1.400 mq
Luogo
Gavi (AL), Italy
Committente
Società agricola La Raia
Durata
2017
Superficie costruita
1.400 mq
Stanze
10
Appartamenti
2
Ristorante
30 coperti
Spa
150 mq
Palestra
150 mq
Piscina
15x5 m
Negozio La Raia
4 mq
Stanze
10
Appartamenti
2
Ristorante
30 coperti
Spa
150 mq
Palestra
150 mq
Piscina
15x5 m
Negozio La Raia
4 mq
Stanze
10
Appartamenti
2
Ristorante
30 coperti
Spa
150 mq
Palestra
150 mq
Piscina
15x5 m
Negozio La Raia
4 mq
Progettazione architettonica e Direzione Lavori Generale deamicisarchitetti
Progettazione interiors deamicisarchitetti
Progettazione del paesaggio (concept) Coloco
Progettazione del paesaggio Matite Verdi
Progettazione e Direzione Lavori opere strutturali Arecco &Partners
Main Contractor Bailo Costruzioni srl
Impresa esecutrice opere a verde Still Gardendi Costelli Marco
Crediti fotografici Alberto Strada