Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Il progetto si interessa della realizzazione di nuovo acquario, dedicato alla vita acquatica tropicale, da inserire all'interno del Parco Sempione di Milano in adiacenza all'Aquario esistente del 1906, sulla vita acquatica del fiume.
L'Acquario tropicale diverrebbe centro di ricerca e documentazione dotato di spazi per incontri e convegni, che integri e completi le attività già in parte svolte dall'Acquario esistente, noto internazionalmente soprattutto per il contributo scientifico della sua attività di studio.
La localizzazione sarebbe in un'area periferica rispetto al perimetro ottocentesco del parco e residuale per possibilità d'uso. Si riprenderebbe la tradizione dell'inserimento nel Parco Sempione dei padiglioni espositivi (vedi storia delle Triennali), accentuando il ruolo dell'Acquario come landmark urbano, vista la posizione lungo una delle vie di principale penetrazione della città.
Il volume è leggero e trasparente, quasi etereo, così da essere percepito come una presenza vaporosa, priva di peso, che sbuca dal folto delle alberature del parco. È connesso con il terreno e la sua piazza sottostante solo da una rampa pedonale, in modo da lasciare libero e attraversabile il suolo.
L'involucro realizzato con rotazioni varie di vetri posizionati di costa per far vibrare la superficie rimanda all'immagine evanescente di una medusa.
Sviluppato con L. M. Guffanti
Luogo
Milano
Committente
Acquario Civico di Milano
Durata
2008
Superficie costruita
6.000 mq
Luogo
Milano
Committente
Acquario Civico di Milano
Durata
2008
Superficie costruita
6.000 mq
Luogo
Milano
Committente
Acquario Civico di Milano
Durata
2008
Superficie costruita
6.000 mq