L’installazione "Schhh Schhh" site specific di Riccardo Benassi, è stata realizzata appositamente per NTT DATA, su iniziativa di deamicisarchitetti, come parte integrante del progetto dell’headquarter milanese. Essa ci accompagna con leggerezza a riflettere e a riconoscere un possibile significato di quello che viene definito “umanesimo digitale”, vale a dire una dimensione in cui la tecnologia, che è ormai parte integrante del nostro quotidiano, viene assorbita dai significati e dalle emozioni dell’esperienza fisica che essa stessa è capace di generare.
La luce, il colore e il suono del mare, proprio come in un respiro primordiale, catturano la nostra attenzione, e, nel reiterarsi in una ciclicità ipnotica, cambiano completamente la percezione del luogo. A seconda dell’interazione con le condizioni ambientali del momento e dello stato d’animo soggettivo del fruitore, questo luogo assume infatti connotati alternativamente familiari o di evasione ma in tutti i casi riconnette l’individuo con una dimensione contemplativa organica e naturale.
Il possibile attraversamento della tenda (e quindi dell’onda) e la conseguente perturbazione dell’immagine indotta dal movimento dei filamenti delle strisce led, introduce un ulteriore livello di fruizione dell’opera, che non sta più solo nel rapporto tra ciò che l’artista ha voluto costruire e la percezione del fruitore, ma si arricchisce di un nuovo messaggio: la tecnologia ci può riportare alla natura ma essa è un luogo instabile, che tramite piccole oscillazioni può essere sempre attraversata alla ricerca di nuovi mondi, che magari intravediamo soltanto, ma che sono lì, appena oltre una piccola membrana tecnologica trasparente che riproduce l’immagine ed il suono del mare.
L’installazione "Schhh Schhh" site specific di Riccardo Benassi, è stata realizzata appositamente per NTT DATA, su iniziativa di deamicisarchitetti, come parte integrante del progetto dell’headquarter milanese. Essa ci accompagna con leggerezza a riflettere e a riconoscere un possibile significato di quello che viene definito “umanesimo digitale”, vale a dire una dimensione in cui la tecnologia, che è ormai parte integrante del nostro quotidiano, viene assorbita dai significati e dalle emozioni dell’esperienza fisica che essa stessa è capace di generare.
La luce, il colore e il suono del mare, proprio come in un respiro primordiale, catturano la nostra attenzione, e, nel reiterarsi in una ciclicità ipnotica, cambiano completamente la percezione del luogo. A seconda dell’interazione con le condizioni ambientali del momento e dello stato d’animo soggettivo del fruitore, questo luogo assume infatti connotati alternativamente familiari o di evasione ma in tutti i casi riconnette l’individuo con una dimensione contemplativa organica e naturale.
Il possibile attraversamento della tenda (e quindi dell’onda) e la conseguente perturbazione dell’immagine indotta dal movimento dei filamenti delle strisce led, introduce un ulteriore livello di fruizione dell’opera, che non sta più solo nel rapporto tra ciò che l’artista ha voluto costruire e la percezione del fruitore, ma si arricchisce di un nuovo messaggio: la tecnologia ci può riportare alla natura ma essa è un luogo instabile, che tramite piccole oscillazioni può essere sempre attraversata alla ricerca di nuovi mondi, che magari intravediamo soltanto, ma che sono lì, appena oltre una piccola membrana tecnologica trasparente che riproduce l’immagine ed il suono del mare.
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La luce, il colore e il suono del mare, proprio come in un respiro primordiale, catturano la nostra attenzione, e, nel reiterarsi in una ciclicità ipnotica, cambiano completamente la percezione del luogo. A seconda dell’interazione con le condizioni ambientali del momento e dello stato d’animo soggettivo del fruitore, questo luogo assume infatti connotati alternativamente familiari o di evasione ma in tutti i casi riconnette l’individuo con una dimensione contemplativa organica e naturale.
Il possibile attraversamento della tenda (e quindi dell’onda) e la conseguente perturbazione dell’immagine indotta dal movimento dei filamenti delle strisce led, introduce un ulteriore livello di fruizione dell’opera, che non sta più solo nel rapporto tra ciò che l’artista ha voluto costruire e la percezione del fruitore, ma si arricchisce di un nuovo messaggio: la tecnologia ci può riportare alla natura ma essa è un luogo instabile, che tramite piccole oscillazioni può essere sempre attraversata alla ricerca di nuovi mondi, che magari intravediamo soltanto, ma che sono lì, appena oltre una piccola membrana tecnologica trasparente che riproduce l’immagine ed il suono del mare.
L’installazione "Schhh Schhh" site specific di Riccardo Benassi, è stata realizzata appositamente per NTT DATA, su iniziativa di deamicisarchitetti, come parte integrante del progetto dell’headquarter milanese. Essa ci accompagna con leggerezza a riflettere e a riconoscere un possibile significato di quello che viene definito “umanesimo digitale”, vale a dire una dimensione in cui la tecnologia, che è ormai parte integrante del nostro quotidiano, viene assorbita dai significati e dalle emozioni dell’esperienza fisica che essa stessa è capace di generare.
La luce, il colore e il suono del mare, proprio come in un respiro primordiale, catturano la nostra attenzione, e, nel reiterarsi in una ciclicità ipnotica, cambiano completamente la percezione del luogo. A seconda dell’interazione con le condizioni ambientali del momento e dello stato d’animo soggettivo del fruitore, questo luogo assume infatti connotati alternativamente familiari o di evasione ma in tutti i casi riconnette l’individuo con una dimensione contemplativa organica e naturale.
Il possibile attraversamento della tenda (e quindi dell’onda) e la conseguente perturbazione dell’immagine indotta dal movimento dei filamenti delle strisce led, introduce un ulteriore livello di fruizione dell’opera, che non sta più solo nel rapporto tra ciò che l’artista ha voluto costruire e la percezione del fruitore, ma si arricchisce di un nuovo messaggio: la tecnologia ci può riportare alla natura ma essa è un luogo instabile, che tramite piccole oscillazioni può essere sempre attraversata alla ricerca di nuovi mondi, che magari intravediamo soltanto, ma che sono lì, appena oltre una piccola membrana tecnologica trasparente che riproduce l’immagine ed il suono del mare.
L’installazione "Schhh Schhh" site specific di Riccardo Benassi, è stata realizzata appositamente per NTT DATA, su iniziativa di deamicisarchitetti, come parte integrante del progetto dell’headquarter milanese. Essa ci accompagna con leggerezza a riflettere e a riconoscere un possibile significato di quello che viene definito “umanesimo digitale”, vale a dire una dimensione in cui la tecnologia, che è ormai parte integrante del nostro quotidiano, viene assorbita dai significati e dalle emozioni dell’esperienza fisica che essa stessa è capace di generare.
La luce, il colore e il suono del mare, proprio come in un respiro primordiale, catturano la nostra attenzione, e, nel reiterarsi in una ciclicità ipnotica, cambiano completamente la percezione del luogo. A seconda dell’interazione con le condizioni ambientali del momento e dello stato d’animo soggettivo del fruitore, questo luogo assume infatti connotati alternativamente familiari o di evasione ma in tutti i casi riconnette l’individuo con una dimensione contemplativa organica e naturale.
Il possibile attraversamento della tenda (e quindi dell’onda) e la conseguente perturbazione dell’immagine indotta dal movimento dei filamenti delle strisce led, introduce un ulteriore livello di fruizione dell’opera, che non sta più solo nel rapporto tra ciò che l’artista ha voluto costruire e la percezione del fruitore, ma si arricchisce di un nuovo messaggio: la tecnologia ci può riportare alla natura ma essa è un luogo instabile, che tramite piccole oscillazioni può essere sempre attraversata alla ricerca di nuovi mondi, che magari intravediamo soltanto, ma che sono lì, appena oltre una piccola membrana tecnologica trasparente che riproduce l’immagine ed il suono del mare.
L’installazione "Schhh Schhh" site specific di Riccardo Benassi, è stata realizzata appositamente per NTT DATA, su iniziativa di deamicisarchitetti, come parte integrante del progetto dell’headquarter milanese. Essa ci accompagna con leggerezza a riflettere e a riconoscere un possibile significato di quello che viene definito “umanesimo digitale”, vale a dire una dimensione in cui la tecnologia, che è ormai parte integrante del nostro quotidiano, viene assorbita dai significati e dalle emozioni dell’esperienza fisica che essa stessa è capace di generare.
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L’installazione "Schhh Schhh" site specific di Riccardo Benassi, è stata realizzata appositamente per NTT DATA, su iniziativa di deamicisarchitetti, come parte integrante del progetto dell’headquarter milanese. Essa ci accompagna con leggerezza a riflettere e a riconoscere un possibile significato di quello che viene definito “umanesimo digitale”, vale a dire una dimensione in cui la tecnologia, che è ormai parte integrante del nostro quotidiano, viene assorbita dai significati e dalle emozioni dell’esperienza fisica che essa stessa è capace di generare.
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La luce, il colore e il suono del mare, proprio come in un respiro primordiale, catturano la nostra attenzione, e, nel reiterarsi in una ciclicità ipnotica, cambiano completamente la percezione del luogo. A seconda dell’interazione con le condizioni ambientali del momento e dello stato d’animo soggettivo del fruitore, questo luogo assume infatti connotati alternativamente familiari o di evasione ma in tutti i casi riconnette l’individuo con una dimensione contemplativa organica e naturale.
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Opera di Riccardo Benassi
Location uffici NTT DATA Milano Headquarter
Anno 2022
Photo credits Alberto Strada