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Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

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Residenze Liberty
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Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

Il progetto di ristrutturazione dell'edificio, originariamente costruito negli anni '20, ha comportato un intervento significativo che ha trasformato profondamente sia gli spazi interni che quelli esterni, alterando in gran parte le caratteristiche distintive dello stile liberty che contraddistingue gli edifici del primo Novecento. Tuttavia, sono stati preservati alcuni dettagli decorativi, mantenendo un legame con la tradizione architettonica.

L'intervento sugli spazi interni mira a mettere in risalto gli elementi architettonici più rilevanti, come il grande serramento circolare e lo scalone monumentale, enfatizzando la loro grandezza attraverso ampi volumi e una pulizia formale che esalta la loro monumentalità. L'idea è quella di ridefinire la distribuzione degli spazi, giocando con le dinamiche di dilatazione e compressione, nonché con la configurazione di varchi e passaggi, per ottimizzare l'esperienza percettiva e funzionale degli ambienti.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, il progetto mira a restituire una maggiore varietà e complessità, in modo che possano essere pari all'interno in termini di valore estetico e funzionalità. Si è puntato a creare soluzioni contemporanee che, pur mantenendo un dialogo con la storia dell'edificio, ne esaltino la presenza. Un elemento centrale di questa trasformazione è il cedro del Libano, che, secolare e maestoso, diventa simbolo di continuità tra la storicità del sito e l'innovazione del progetto, fungendo da punto di connessione visiva e simbolica tra la natura e l'architettura.

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Luogo Gallarate

Progettazione architettonica e direzione lavori De Amicis Architetti

Committente Privato

Crediti fotografici Alberto Strada

Prossimo Progetto
Palazzo Revere
REQUIRED
Prossimo Progetto
Residenze Liberty
REQUIRED
Prossimo Progetto
NTT DATA Bari
REQUIRED
Prossimo Progetto
Baryon
REQUIRED
Prossimo Progetto
WTO Headquarter
REQUIRED
Prossimo Progetto
Lumiere
REQUIRED
Prossimo Progetto
The Opening
REQUIRED
Prossimo Progetto
Zumtobel Group
REQUIRED
Prossimo Progetto
Centri Sportivi
REQUIRED
Prossimo Progetto
Arazzo in codice
REQUIRED
Prossimo Progetto
NTT DATA Cosenza
REQUIRED
Prossimo Progetto
Neom
REQUIRED
Prossimo Progetto
Palazzo Poma
REQUIRED
Prossimo Progetto
Residenza Elba
REQUIRED
Prossimo Progetto
Locanda La Raia
REQUIRED
Prossimo Progetto
Paravento Giunco
REQUIRED
Prossimo Progetto
Casa sul Parco
REQUIRED
Prossimo Progetto
Casa di Montagna
REQUIRED
Prossimo Progetto
Borgo Merlassino
REQUIRED
Prossimo Progetto
Villa di Pianura
REQUIRED
Prossimo Progetto
Tavolo OTTO
REQUIRED
Prossimo Progetto
Barricaia
REQUIRED
Prossimo Progetto
Casa sul Tetto
REQUIRED
Prossimo Progetto
Piazza Incontro
REQUIRED
Prossimo Progetto
Mas
REQUIRED
Prossimo Progetto
Vinitaly
REQUIRED
Prossimo Progetto
Piscina Privata
REQUIRED
Prossimo Progetto
Abitare il Lago
REQUIRED
Prossimo Progetto
Lampada Quivi
REQUIRED
Prossimo Progetto
Piscina Comunale
REQUIRED
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