il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
il progetto di St. Moritz si sviluppa attorno ad un tema di natura programmatica ed un tema di specifica attinenza architettonica.
Per quanto riguarda il programma si trattava di mettere insieme un organismo architettonico che sapesse prevedere la coesistenza di una residenza primaria per due famiglie separate, con porzioni altrettanto consistenti destinate a ospitalità e servizio. I circa 4000 mq dell’intervento sono infatti divisi in quattro aree: 2 residenze private, 5 suites per ospiti, aree servizio (camere personale, cucine, depositi, parcheggi, aree tecniche) e spazi comuni, tra cui living, palestra, piscina, Spa, cinema, libreria/studio, campo da squash, taverna, cantina, e area giochi (bowling, biliardo, ecc).
Questo imponente e diversificato programma è stato realizzato all’interno di un brief che prevedeva l’idea di realizzare uno chalet montano (il sito si trova a 2000 m slm) in forme contemporanee in cui l’utilizzo del legno, nelle sue forme, dimensioni e trattamenti, fosse l’elemento principale.
Le soluzioni adottate, disegnate fino ai più piccoli dettagli, hanno spaziato in molti campi della costruzione, con modalità altamente sperimentali: dall’uso del “Pinus nigra laricio” (alberi scelti uno per uno sui monti della Corsica dove cresce) sia per il rivestimento esterno, dove è stato lavorato con la conservazione della corteccia al fine di ottenere un migliore inserimento nel paesaggio, sia per il parquet interno, dove sono state previste assi con dimensioni di lunghezza fino a circa 12 m.), fino al recupero di vecchie lavorazioni artigianali sia per le pietre della copertura che per la tecnica dello "sgraffito" sulle pareti intonacate.
La cura di ogni singolo dettaglio è stata affiancata dalle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato (incluso un sistema ad altissima definizione di duplicazione del paesaggio circostante in real time nelle parti interrate), alla ricerca di una dimensione di massimo comfort ambientale e abitativo, dove sia possibile trovare ricercatezza e qualità materica in qualsiasi punto dell’edificio.
Dal punto di vista paesaggistico i 4000 mq, grazie allo sfruttamento della pendenza del terreno, sono perfettamente integrati nell’ambiente montano, con un impatto fuori terra paragonabile a costruzioni molto più piccole
Progettazione architettonica e Direzione lavori generale De Amicis Architetti con Porfiri studio
Progettazione interiors De Amicis Architetti con Porfiri studio
Progettazione del paesaggio (concept) De Amicis Architetti con Porfiri studio
Progettazione del paesaggio De Amicis Architetti con Porfiri studio
Progettazione e direzione lavori opere strutturali Toscano s.a.
Main Contractor Gruppo Martinelli
Crediti fotografici Alberto Strada